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sabato, marzo 27, 2010

Focaccia al timo con la macchina del pane e il forno tradizionale

Per Pasquetta mi sto esercitando a preparare focacce di tutti i tipi, Bisogna cominciare a pensarci, oggi sono le Palme, uno dei giorni preferiti di tutto l'anno per me.
Stesso procedimento che per la focaccia con il rosmarino, solo che stavolta si usa timo.
Timo perche' fa parte della mia collezione di aromatiche, che sta crescendo ogni giorno.
250 ml acqua
1 cucchiaino di sale
400 grammi di farina 00
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
mezzo cubetto di lievito fresco
macchina del pane, programma impasto con la Bifinett, un'ora e mezza
stendere con il matterello fino a raggiungere lo spessore di un centimetro e mezzo circa, formare con i polpastrelli delle fossette dove andra' a finire l'olio extravergine
appoggiare sulla leccarda del forno, sopra carta da forno
ungere con olio di oliva extravergine, aggiungere sale e timo
accendere il forno tradizionale a 200 gradi, lasciare scaldare
infornare la leccarda e lasciare cuocere trenta minuti
cuocere sempre alla massima temperatura di un forno tradizionale, il mio sui 200 gradi,
spegnere e lasciare raffreddare nel forno

Focaccia al rosmarino con la macchina del pane e il forno tradizionale

250 ml acqua
1 cucchiaino di sale
400 grammi di farina 00 (alla fine, dopo averne provate di tutti i tipi, a quella sono tornata)
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
mezzo cubetto di lievito fresco
macchina del pane, programma impasto con la Bifinett
io ho lasciato riposare ancora un paio di ore, visto che mi sono alzata di notte per fare questa cosa (oh, solo perche' soffro di insonnia)
stendere con il matterello fino a raggiungere lo spessore di un centimetro e mezzo circa
appoggiare sulla leccarda del forno, ovviamente sopra carta da forno
ungere con olio di oliva extravergine, sale e rosmarino fresco tritato 8ok, io non guardo, si puo' mettere anche quello in vasetto)
accendere il forno tradizionale a 200 gradi, lasciare scaldare
infornare la leccarda e lasciare cuocere trenta minuti
cuocere sempre alla massima temperatura di un forno tradizionale, il mio sui 200 gradi per altri cinque minuti, spegnere e lasciare raffreddare nel forno
Attenzione, tutti i forni vivono di vita propria, voi conoscete il vostro come io conosco il mio.

venerdì, marzo 26, 2010

Soffro di insonnia a volte

pero' se e' sabato mattina, come oggi, e' piacevole. Tutti dormono meno la gatta, che quella e' sveglia e sempre affamata. Ho messo le pentole sul fuoco a pippare, minestrone e spezzatino, e la farina nella macchina del pane per la focaccia al rosmarino (seguira' ricetta se viene decentemente). Mi piace quando in casa mia c'e' odore di roba da mangiare. Le cucine di adesso sono pulite, linde, asettiche. Quando ero bambina si sentiva l'odore della carne messa in penstola, del ragu', dei minestroni, sin dal mattino presto, e voleva dire, qui c'e' una donna che si occupa della sua famiglia, e tutto andra' bene.

Stanno partendo tutti per Vinitaly

io al massimo me lo faccio raccontare.

martedì, marzo 16, 2010

Crespelle con sclopit e ricotta

fare le crespelle con farina, uova, latte, burro e un poco di sale.
Preparare la pastella unendo le uova e il sale alla farina, aggiungere poco alla volta il latte e il burro fuso.
In una padella mettere un poco di burro e cuocere le crespelle che devono essere molto sottili.
nel frattempo mondare lo sclopit, scottarlo nell'acqua bollente, scolarlo e lasciare raffreddare. Stiamo parlando di almeno una busta da supermercato di sclopit, perche' alla cottura non ne rimane molto, strizzato.
Unire ricotta di mucca sufficiente e un poco di sale.
farcire le crespelle con il ripieno, mettere in una teglia, aggiungere qualche fiocchetto di burro e parmigiano, poi infornare a 180 gradi.
Le crespelle devono solo essere gratinate, la cottura non deve essere prolungata.

mercoledì, marzo 10, 2010

Lidric cul poc cu lis fricis

lavare bene il lidric cul poc (radicchio con un pezzetto di radice, comunque tenera, e' un prodotto stagionale dell'inizio della primavera). tagliare a quadrotti una fetta di lardo, farlo sudare in padella fino a che acquista colore, unire alla terrina di radicchio.

pasticcio di sclopit

Lessare brevemente un chilo di sclopit. Scolare bene. aggiungere allo sclopit bastante ricotta.
Solito strato di lasagna, sclopit e ricotta, besciamella, lasagna, sclopit e ricotta, besciamella, ultimare con fiocchetti di burro e parmigiano reggiano grattuggiato. Infornare fino a doratura.

domenica, marzo 07, 2010

Pane al rosmarino con macchina del pane

320 di acqua, 1 cucchiaino di zucchero, 1,5 cucchiaini di sale, 2,5 cucchiaini di olio extravergine, 600 grammi di semola rimacinata di grano duro, al bip aggiungere tre cucchiaini di rosmarino tritato. Programma uno con la Bifinett della Lidl.

mercoledì, marzo 03, 2010

itinerari friulani

Ho scoperto da poco l'ippovia di Udine-Buia, un percorso di trenta chilometri da fare a piedi o in bici o, appunto, a cavallo, da cui l'orrido nome, per una passeggiata o una gita meritevoli per chi ama il genere.
Si imbocca a Udine vicino allo stadio o al Citta' Fiera, in Fiera appunto. In caso di dubbio seguire i joggers. Inizia piccina piccina, quasi un sentierino, chi lo direbbe che va avanti per trenta chilometri?
Amatissima da joggers e ciclisti. Tappe tipo agriturismi o posti notevoli segnalate, persino la notevole sagra degli Asparagi di Tavagnacco con il suo meritevole pasticcio di asparagi che ovviamente pero' dura solo quindici giorni dal primo maggio al 15 maggio usualmente (poi bisogna vedere come cadono i sabati e le domeniche).
Si incontrano anche ville e castelli, ovvio.
All'inizio della primavera comprare nelle aziende agricole che si incontrano, se capita, lidric cul poc, ovvero radicchio con la radice, da fare in insalata con le uova sode, oppure ovviamente salame (pan e salam) o formaggio (latarie). Negli agriturismi ovviamente, se lo fanno, provare il risotto con lo sclopit o i gnocchi di sclopit.
Mi e' dispiaciuto non avere la macchina fotografica, postero' presto delle foto.

lunedì, marzo 01, 2010

Pronto a cuocere

Sempre di piu' si vendono nei negozi, soprattutto nella grande distribuzione ma ormai quasi ovunque salvo che in fattoria, prodotti pronti a cuocere. Per esempio adesso sta andando la pubblicita' del brodo pronto, che si aggiunge a un milione di altre cose, si sta andando sempre di piu' verso la non preparazione del cibo e a questo concetto del: sono pronto! non devi far niente, non devi nemmeno saper cucinare.
Il fatto e' che i cibi pronti costano da molto a moltissimo, molto presto si arrivera' al paradosso americano, dove la spesa al supermercato costa di piu' di andare a mangiare a prezzo fisso.
Ultimamente invece, compro di piu' prodotti base, farina olio sale lievito insalata frutta e l'effetto sul conto della spesa si vede eccome.
Senza contare che il vero piatto pronto e' senza dubbio la frutta di stagione, adesso mele kiwi arance pere banane (vabbeh, le banane ci sono in tutte le stagioni), pronte al consumo, sane, dietetiche e molto economiche.